26 aprile 2008

Clima, stiamo vivendo un'estinzione di massa

Forse il 10, forse il 15, forse il 30% delle creature che popolano questo pianeta sono a rischio d'estinzione. Una percentuale impressionante, sufficiente a parlare di "estinzione di massa". La Terra c'è già passata più volte. In occasione dell'ultima, i dinosauri sono scomparsi. E ora?

(ANSA) - SYDNEY, 7 APR - L'attività umana sta causando un tale cambiamento senza precedenti nel clima e nell'ecosistema, accompagnato da estinzioni di massa, da aver creato una nuova era geologica, che già viene chiamata antropocene. Lo afferma uno dei maggiori scienziati australiani dell'ambiente, il prof. Will Steffen, direttore del Centro studi ambientali e delle risorse dell'università nazionale di Canberra. Nel suo intervento al secondo Forum internazionale sulla salinità ad Adelaide, Steffen ha osservato che il pianetà è già nel pieno di "un evento di estinzione di massa indotto dall'uomo", che può solo essere mitigato con drastiche e urgenti misure per ridurre le emissioni. L'era è iniziata con la rivoluzione industriale e ha accelerato dagli anni '50, quando gli esseri umani hanno cominciato a bruciare più combustibili fossili ed a consumare più risorse. Secondo lo studioso, i livelli correnti di estinzione delle specie sono almeno cento volte superiori ai tassi di naturali di perdita. "Vi sono stati cinque grandi eventi di estinzione nel passato, il più famoso dei quali 65 milioni di anni fa ha visto la scomparsa dei dinosauri. Questo attuale sembra essere rapido ed esteso quanto i precedenti, e l'umanità dovrà lavorare seriamente per proteggere la biodiversità". Steffen ha ricordato che sono attualmente a rischio di estinzione fra il 10 e il 30% di uccelli, mammiferi e anfibi, mentre gli argini sul corso dei maggiori fiumi del mondo ha depauperato il 75% delle riserve ittiche. L'impatto umano è stato particolarmente pronunciato in Australia, a causa del clima altamente variabile, la sua fauna unica e la povertà del suolo. "La storia umana è piena di esempi di civiltà crollate per l'incapacità a adattarsi a mutamenti ambientali, come i Maya in America centrale, le colonie Norse nel sud della Groenlandia e gli Accadi in quella che ora è la Siria"

Nessun commento: