9 luglio 2008

Ultima cena. Una teoria credibile


Recentemente il programma di La7 Atlantide ha dedicato una puntata speciale a Leonardo da Vinci.

A colpirmi è stata soprattutto un'interpretazione - che non ho trovato altrove - del Cenacolo. Al posto della Maria Maddalena prospettata da Dan Brown, nel suo discusso "codice da Vinci", ci sarebbe la Vergine Maria, addolorata per l'annuncio della prossima morte del suo unico figlio. Giuda non comparirebbe nel dipinto se non come mano che impugna un coltello. Si racconta infatti che Leonardo avesse avuto molte difficoltà a trovare un volto per Giuda, colpevole di un'azione infamante e odiosa. Il dipinto aveva proprio per questo richiesto molto tempo prima di essere ultimato, causando non poche perplessità ai domenicani del convento di Santa Maria delle Grazie. Meglio quindi non rappresentarlo, se non nel suo gesto violento di tradimento. In effetti la mano non è ricorducibile ad alcun corpo, a meno di non voler ignorare le leggi della prospettiva e le regole di anatomia che Leonardo però conosceva come le sue tasche.
A confermare la presenza di Maria al fianco di Gesù ci sarebbe anche un precedente dipinto di Leonardo, nel quale la Madonna è ritratta nella medesima posizione e con gli stessi lineamenti del presunto Giovanni.
Di certo è più credibile della teoria di Dan Brown.

Wikipedia è invece di altro avviso:
Il coltello "misterioso" è infatti impugnato da Pietro, così come in innumerevoli altri dipinti rinascimentali con questo stesso soggetto (Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Pietro Vannucci detto il Perugino, Andrea del Castagno, Jacopo Bassano, Jean Huguet, Giovanni Canavesio, solo per citarne alcuni) ed è in diretto rapporto con la scena successiva, in cui l'apostolo con quel coltello (una machaira, ovvero un grosso coltello con la lama ricurva, nel testo originale greco) taglierà l'orecchio a Malco, il servo del Gran Sacerdote (Gv 18:10). In questo caso Pietro tiene il braccio piegato dietro la schiena, col polso appoggiato all'anca, posa riscontrabile in tutte le numerosissime copie dell'Ultima cena e in uno schizzo dello stesso Leonardo

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