19 gennaio 2009

Blue Monday, il giorno più deprimente dell'anno

Non so se sia dovuto alla nottata insonne, o al risveglio al grido radiofonico di “allarme nevicate a Milano”, ma oggi ho un mal di testa martellante. Che sia dovuto alla depressione?
Comunque sia, oggi, lunedì 19 gennaio, è il giorno più depresso dell’anno. Anzi, il più depresso della storia, è arrivato a sostenere il Daily Mail (ripreso dall’immancabile Ananova). Francamente credo che in passato, tra guerre, pestilenze e carestie, ci fossero stati lunedì ben meno allegri; ma mai contraddire un sito che è continua fonte d’ispirazione (e di notizie a metà strada tra l’inutile e il curioso).
Ogni anno gennaio è portatore del giorno più triste dell’anno. Le vacanze natalizie sono solo un ricordo (a cui a volte si resta avvinghiati per settimane e settimane), anche se novembre è passato, basta guardare fuori dalla finestra per sentir riecheggiare versi di pascoliana memoria (“È l’estate, fredda, dei morti”). Soprattutto se sul terrazzo sono allineate in fila indiana le mie piante diventate vittime del gelo. Insomma, pochi dubbi che non sia il periodo dell’anno che ispira di più la gioia e la vitalità. Senza contare la cappa lugubre della depressione economica. Siamo depressi, anche economicamente.
Sentiamo che dice Ananova in questo articolo sul tema

Gli esperti sostengono che lunedì 19 gennaio 2009 sprofonderà al livello del giorno più deprimente della storia. Il clima freddo, i ricordi natalizi che si scolorano e il tradimento dei buoni propositi del Nuovo Anno rendono sempre infelice questo periodo dell’anno. Ma l’effetto della crisi economica rende quest’anno il peggiore di sempre, sostiene il Daily Mail. Si prevede che milioni di persone si siano sentite così scontente (n.d.t. il verbo usato nella versione originale è “to glum” che nel suono dà alla perfezione l’idea del groppo in gola) da decidere di stare a letto e che fino a un quarto dei lavoratori sia siano dati malati.
Il psicologo Cliff Arnall ha individuato una formula matematica che definisce con precisione la data odierna come “Blue Monday”.
Ha spiegato che esistono 6 fattori depressivi – clima invernale, conti natalizi delle carte di credito, abbandono dei buoni propositi dell’anno nuovo, paure lavorative, aumento del debito e crollo dei prezzi delle case. Il dottor Arnall, 43 anni, ha dichiarato: “la crisi finanziaria porta a credere che quello odierno sia il più deprimente Blue Monday che ci sia mai stato”.

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