13 ottobre 2009

Il ruolo delle donne in Italia

Ho scoperto guardando l'Infedele che Striscia la Notizia ha replicato all'accusa di aver contribuito alla desolante immagine della donna in Italia. In realtà c'è anche altro. Gad Lerner ha accusato Antonio Ricci di essere "il Dante Alighieri del berlusconismo". Ovviamente la replica di Ricci non si è fatta attendere, nonostante sia pronta a scommettere che buona parte del pubblico di Striscia la Notizia ignori l'esistenza di un programma intitolato "L'Infedele" che va in onda in una rete minore, considerata un po' di cultura e snob (e quindi noiosa). Avrei ignorato questa bagarre, se non fosse stato per la replica delle due Veline.
Ecco il video:

Due osservazioni:
- le Veline dimostrano la loro indipendenza di pensiero e tutto il loro valore recitando a memoria i testi scritti da altri. Si sono però impegnate, apprezziamo lo sforzo.
- Striscia la Notizia si definisce "varietà" e non "tg satirico" e superpartes. Ricordo, se non altro perché la notizia è abbastanza recente, che il Gabibbo era presente in piazza del Popolo a Roma alla manifestazione per la libertà di informazione. L'Unione Sarda ne parla in questi termini:
... il Gabibbo, accolto da star, ha fatto foto con grandi e piccini mostrando un cartello con la scritta, su un lato "più di 250 denunce" e sull'altro "Il Tg che vanta il maggior numero di tentativi di limitazione".

Qui trovate l'intero articolo.
Quindi non è sempre varietà, a volte è Tg... Ma solo a volte. Quando fa comodo, mi verrebbe da dire...
Dal suo blog, Gad Lerner ha replicato direttamente alle Veline.
se fossi un battutista come il vostro datore di lavoro Antonio Ricci me la caverei esultando: dopo 21 anni di silenzio (telepromozioni a parte) c’è voluta la denuncia dell’Infedele per dare finalmente la parola alle Veline! Ma non sarei sincero. Il vostro videomessaggio ammiccante, con le solite finte risate in sottofondo, mi ha messo tristezza.

A leggere i commenti su Youtube e Facebook quel messaggio non ha messo tristezza solo a lui. Ha messo tristezza un po' perché palesemente finto. E un po' perché, come è già successo, Ricci utilizza il suo programma per fare guerra a detrattori e concorrenti (non è il caso di Lerner, che credo abbia uno share che non solletica neppure Striscia la Notizia; però è il caso di "Affari tuoi" e della lotta senza quartiere a Bonolis che mi ha fatto smettere di guardare per sempre Striscia la Notizia).

Passiamo al vero argomento di questo post. Qual è il ruolo della donna in questo Paese? Me lo domando spesso. Delle donne si parla tanto e in modi molto diversi fra loro. Vittima nei casi di violenza, strumento di potere quando viene usata come merce di scambio, elemento coreografico in alcuni contesti, raramente essere senziente, soprattutto se di bell'aspetto. Uomini e donne continuano a essere considerati in modo diverso sul lavoro e nella vita di tutti i giorni.
Negli scorsi mesi ho avuto modo di vedere il tanto discusso documentario "Il corpo delle donne".
Se lo volete guardare (ne vale la pena) lo trovate a questo indirizzo: www.ilcorpodelledonne.net
...la cancellazione dell’identità delle donne sta avvenendo sotto lo sguardo di tutti ma senza che vi sia un’adeguata reazione, nemmeno da parte delle donne medesime

Il quadro che viene tracciato della televisione italiana (e della società italiana in genere) è desolante. E' desolante soprattutto pensando che autori televisivi come Cesare Lanza non considerino la tv uno specchio deformante, ma un riflesso attendibile della realtà. Realtà e televisione si condizionano a vicenda, in un'asta al ribasso.
Che impatto può avere tutto questo sulle nuove generazioni? Agghiacciante, segnalano da più parti. Ma non sono ancora tra i catastrofisti.
L'altro giorno, ad Annozero, ho visto l'intervento di una ragazza di 14 anni, Cecilia Sala, che parlava di mafia con lucidità e coraggio.

Forse il rinnovamento riparte da qui...

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